Una gara in salita quella che ha visto protagonisti lo scorso week end Michele Beretta, Andrea Piccini e Luca Stolz al volante della Lamborghini Huracan GT3 nell’edizione 2016 della 24 Ore di Spa-Francorchamps. Nella classica maratona belga il trio del Grasser Racing, dopo una difficile qualifica che li ha visti accreditati del 41esimo tempo (sulle 65 vetture al via), ha saputo reagire e mettere a frutto un mix di esperienza e agonismo di primo livello che gli ha permesso di risalire sino al 4° posto assoluto alla classifica delle 6 ore. Alle 23.30 però il primo imprevisto che segna la gara di Beretta-Piccini-Stolz: proprio quando stavano marciando a un passo dal podio, la foratura di uno pneumatico alla prima curva ha costretto Piccini (in quel momento al volante) a compiere un intero giro sui 7km del circuito belga con lo pneumatico che nel frattempo si stava attorcigliando alla sospensione, costringendo il toscano a procedere ad andatura ridottissima; la sostituzione e la verifica dei componenti ha comportato quindi un ritardo di due giri e la discesa fino alla 30esima posizione. Nel cuore della notte un altro inconveniente con uno pneumatico ha rallentato il recupero di Beretta, costretto ad un imprevisto e forzato pit-stop che ha fatto perdere ulteriore terreno ai tre. Le successive ore di gara sono state contraddistinte da un buon recupero della Lamborghini Huracan #19, che nella parte finale di gara risaliva la china sino al dodicesimo posto fino all’autentico ed improvviso diluvio a pochi minuti dalla bandiera a scacchi che costringeva il trio del Grasser Racing ad un pit extra, facendogli perdere 3 posizioni. La Lamborghini #19 era infatti rientrata per l’ultimo pit stop a 63 minuti dalla fine (limite massimo di uno stint di guida consentito dal regolamento: 65 minuti) e, a differenza di molte altre vetture, non si sarebbe dovuta più fermare. Beretta-Piccini-Stolz tagliano quindi il traguardo delle 24 ore in quindicesima posizione, portando a casa anche i primi punti in campionato grazie alla classifica parziale delle 6 ore di gara.
Andrea Piccini: “Finire quindicesimi nella 24 Ore più competitiva del panorama GT mondiale è sicuramente un risultato positivo; è inutile nascondere che abbiamo raccolto meno di quanto mi aspettassi. Le Huracan GT3 del team Grasser si sono dimostrate estremamente affidabili e se non fosse stato per la foratura occorsa durante la notte saremmo entrati senza problemi nella top 10. Per noi sono comunque arrivati i primi punti, grazie alla classifica maturata allo scadere della sesta ora quando con una gran rimonta avevamo guadagnato la quarta posizione. Voglio ringraziare e fare i complimenti ai miei compagni Beretta e Stolz che da esordienti in una gara di questo genere, se la sono cavata davvero bene. Non solo non hanno commesso errori in una gara dal meteo estremamente variabile, ma hanno dimostrato di essere veloci e costanti.”
Michele Beretta: “È stata una gara molto tirata, difficile, sempre con un ritmo elevato. La qualifica ci ha un po’ penalizzato ma si sa che conta relativamente in una gara così lunga, e alla fine nelle prime sei ore avevamo recuperato quasi quaranta posizioni! Senza alcuni inconvenienti potevamo terminare tranquillamente nella Top 10, forse tra i primi sei, perché la nostra Lamborghini era competitiva e non ha accusato il minimo problema. È stata un’esperienza molto positiva e sono contento del lavoro che abbiamo fatto con Andrea e Luca. Il quarto posto alle 6 ore dimostra che – come al Paul Ricard – avevamo il passo e le potenzialità per un risultato tra i migliori.“